SABATO 28 GIUGNO: VÍCTOR LUÍS QUEMATCHA NUOVO VESCOVO DI BAFATÀ
Sabato 28 giugno scorso a Bafatà in Guinea Bissau c’è stata la celebrazione di ordinazione episcopale del nuovo vescovo Víctor Luís Quematcha, francescano e la sua entrata nella in diocesi come nuovo pastore di questa comunità cattolica africana. La celebrazione ha visto la partecipazione di quasi 3000 persone ed è stata presieduta dal nunzio apostolico mons. Waldemar Stanislaw Sommertag, conconsacranti mons. José Câmnate na Bissign, Vescovo emerito di Bissau, e mons. António Montes Moreira, frate minore, Vescovo emerito di Bragança-Miranda (Portogallo). Erano presenti una decina di vescovi della Conferenza Episcopale di cui fa parte la Guinea Bissau, molti sacerdoti, religiosi, religiose e soprattutto il popolo cattolico di Bafatà. La città sabato scorso si è fermata per questo evento, che ha risvolti non solo religiosi ma anche sociali. Tutta la città è stata coinvolta nell’accoglienza di questo evento con gli ospiti arrivati da diverse parti del paese e anche dall’estero. In Guinea Bissau festa vuol dire uccisione di una mucca per il banchetto: per l’ordinazione di sabato sono state uccise ben quattro mucche, segno che è stato un momento di festa eccezionale. Nell’omelia della sua prima messa, il giorno seguente, dom Luis ha detto: “Voglio essere un pastore che è presente nei nostri villaggi, nelle nostre comunità più lontane, nei nostri cuori feriti”, sottolineando di non “aver portato piani, idee o soluzioni definite, e di essere intenzionato soprattutto a ascoltare, dialogare e camminare con le persone”. “Vengo con il cuore aperto allo Spirito Santo e alle grida del popolo” ha detto. Nato a Cúmura, in Guinea Bissau dom Víctor Luís succede a Mons. Pedro Zilli, PIME, primo vescovo della diocesi fondata nel 2001, prematuramente scomparso a causa del Covid. Come motto episcopale ha scelto “Siete tutti fratelli” (Mt 23,8)
Don Lucio Brentegani
Missionario in Guinea Bissau
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VERONA ALL’ORDINAZIONE DI DOM VICTOR A BAFATA’
La presenza di don Dario Vaona del CMD e dei missionari veronesi oggi in Guinea Bissau. Un legame speciale tra le due chiese
Nel 2005 inizia la missione di Verona nella diocesi di Bafatá con la presenza di due preti don Luca Pedretti e don Luca Bonesini e una coppia di sposi, Marco Zampese e Chiara Morandi. Il vescovo di allora, che era anche il primo vescovo della nuova diocesi, Mons. Carlos Pedro Zilli, aveva eretto la nuova parrocchia di são Daniel Comboni tutta da pensare. Si sono poi alternati altri missionari e missionarie, sacerdoti e laici, don Lucio Brentegani, don Giuseppe Pizzoli, Francesca Brunelli, don Jacopo Campagnari, don Andrea Mattuzzi, Flora Massari e Giulio Leso, Marta Filippi.
Voglio ricordare la figura di dom Pedro, che ha accolto i missionari di Verona e sempre ha coltivato un’amicizia profonda e una collaborazione fraterna con la chiesa di san Zeno. Quest’anno si completano 20 anni dalla fondazione della parrocchia di São Daniel Comboni, situata in un quartiere fondamentalmente musulmano, dove non c’era nessuna presenza cattolica. È una parrocchia giovane non solo per età cronologica ma anche per le persone che frequentano. Infatti per anni ci si è rivolti ai bambini/adolescenti e ai giovani oltre a qualche adulto, una parrocchia di prima evangelizzazione dove solo ora, dopo 20 anni, si trovano alcune coppie sposate in chiesa che vengono regolarmente alla messa domenicale, giovani che si fanno battezzare e cresimare... Per anni la messa domenicale è stata celebrata in una cappellina che conteneva tutti ma poi, aumentando con gli anni il numero delle persone, si è fatta necessaria una chiesa nuova che è stata costruita negli ultimi anni. Oltre a questa parrocchia i nostri missionari seguono la comunità di Contuboel, un paese che dista 30 km, verso la frontiera con il Senegal dove c’è una piccola comunità di religiose brasiliane che gestiscono pure una scuola dalla 1a alla 9a classe. Per tutti questi motivi i missionari veronesi in questi anni sono stati fondamentalmente legati a servizi diocesani (in particolare la Caritas) e di curia, fin dall’inizio. La parrocchia ha iniziato a curare una Scuola Serale di alfabetizzazione per adulti che, iniziata nel 2007 come corso serale, è diventata ora una regolare Scuola Primaria, dalla 1a alla 6a classe. A partire da una riflessione che si è sviluppata in questi anni e con questa esperienza in atto, nel 2024 si è arrivati a decidere di progettare una scuola per bambini e preadolescenti dal prescolare alla 6a classe dopo aver fatto uno studio del territorio e delle necessità della gente. L’idea è di dare una buona preparazione di base avendo in vista l’ingresso dei preadolescenti nelle classi seguenti del liceo diocesano.
Attualmente l’equipe veronese è composta da don Lucio Brentegani (finora amministratore diocesano), don Andrea Mattuzzi (parroco), Flora Massari e Giulio Leso residenti e attuanti nel centro di formazione di Nhabijon Feira das Possibilidades, Marta Filippi che sta ultimando l’anno di esperienza e formazione con la convenzione giovani di Missio. Dopo 4 anni di sede vacante, avvenuta con la morte prematura del vescovo dom Pedro il 31 marzo 2021, don Lucio è stato eletto Amministratore Diocesano dal collegio dei consultori della diocesi e ha retto questa chiesa fino alla nomina del nuovo vescovo, il francescano minore dom Victor Luis Quematcha. Inutile dire che c’era molta attesa della nomina del nuovo vescovo e c’è tra la gente molto entusiasmo e gioia. In un paese così piccolo come la Guinea-Bissau che conta solo due diocesi, una conferenza episcopale di Senegal, Mauritania, Capo Verde e Guinea-Bissau che conta in tutto 14 diocesi, l’ordinazione episcopale di dom Victor è un evento ecclesiale di primo livello, contando con la presenza di delegazioni di vescovi e sacerdoti provenienti un po’ da tutta la conferenza episcopale e di un grande numero di francescani ai quali la chiesa di Guinea-Bissau è molto legata a partire dal primo vescovo mons. Settimio Ferrazzetta.
Partecipare a questo momento ecclesiale come chiesa di Verona è stato un momento di grande importanza per questa chiesa perché si sente appoggiata e valorizzata, povera di mezzi e di persone ma molto vivace, piccola ma con un grande entusiasmo evangelico. Ultima cosa, ma sicuramente non meno importante: come missionari non possiamo non rallegrarci con questa chiesa che diventa sempre più nera e sempre meno bianca!
Don Dario Vaona
Vice direttore CMD