Queste poche righe sono solo una piccola testimonianza della visita fatta a Cuba nei giorni 31 maggio 10 giugno u.p., pochi giorni ma vissuti in maniera molto intensa fondamentalmente in due momenti: l’incontro dei missionari italiani (organizzato dal CUM nei giorni 2-5 giugno) e la visita alle singole parrocchie condividendo un po’ la vita dei 3 veronesi, don Damiano Busselli, don Daniele Soardo e don Simone Zanini, nelle parrocchie dove prestano il loro servizio. Voglio soffermarmi in particolare sull’incontro dei missionari italiani.
Non sono molte le diocesi che hanno missioni a Cuba ed erano presenti i preti di Bergamo con un seminarista di teologia bergamasco che sta facendo un anno di esperienza in missione, i preti di Milano e quelli di Verona; poi c’erano vari religiosi (francescani conventuali, minori, domenicani, catecumenali) e religiose tra cui le Piccole sorelle del vangelo (fra queste sr. Emanuela Nicolis di Verona). In tutto con qualcuno che si è fermato un giorno o è arrivato all’ultimo giorno eravamo circa 25 persone. Da Verona erano venuti il nuovo direttore del CUM, don Sergio Gamberoni, il vescovo Domenico con l’economo della diocesi, don Nicola Moratello, e Paolo Annechini per la copertura giornalistica. La prima impressione che ho colto è stata la gioia dello stare insieme che si manifestava nella condivisione di pranzi e cene, nei tanti incontri anche personali informali, nelle celebrazioni semplici e profonde, molto partecipate, quanto è stato bello pregare insieme! La seconda impressione che mi è rimasta è stato il bisogno di raccontarsi: di fatto tutto il secondo giorno è stato dedicato al racconto di sé, di quanto ciascuno fa. Tutti hanno avuto tempo per raccontare quanto fanno nella missione nell’isola ma non solo; infatti, attraverso i loro racconti abbiamo potuto cogliere il vissuto profondo, le motivazioni di fede che muovono questi nostri fratelli e sorelle, le conquiste e le delusioni che fanno parte della loro vita ma soprattutto la loro speranza! Speranza che viene alimentata dal mistero pasquale vissuto ogni giorno negli incontri con le persone e nella quotidianità. L’ultima impressione che mi è rimasta nel cuore, ma non la meno importante, è stato il bisogno di ascoltarsi.
Che bello vedere persone che vivono la stessa realtà e gli stessi problemi che si ascoltano con interesse perché si riconoscono in quello che l’altro dice o fa; che bello aver ascoltato le piccole gioie nel lavoro pastorale che ognuno che, condivise, sono diventate gioie per tutti. Sono stati giorni di fraternità, di condivisione, di speranza!
Don Dario Vaona
Vice direttore CMD Verona